Lunedì 5 Dicembre 2011
Ore 18
Aula 7
Palazzo Nuovo (Via Sant’Ottavio 20, Torino)
Interverrano:
- Lamine Sow – CGIL Torino
- Diego Montemagno – Responsabile comunit Casa Acmos
In occasione della campagna di raccolta firme per i diritti alla cittadinanza e per il diritto di voto per le persone di origine straniera “L’italia sono anch’io”, UniLibera organizza un incontro-conferenza per presentarla agli studenti universitari.
Si può nascere in Italia ma non essere considerati italiani. Questo succede a chi ha genitori di origine straniera, è nato e cresciuto qui, ma solo compiuti i 18 anni può chiedere la cittadinanza. Se fosse nato in America, sarebbe americano.
L’Italia è un paese che accoglie i bambini stranieri grazie ai ricongiungimenti famigliari, e poi li esclude. Vanno a scuola, hanno amici, si sentono italiani. Ma alla maggiore età sono costretti a un lungo percorso burocratico se vogliono ottenere la cittadinanza.
L’Italia dà lavoro agli stranieri e per lavoro ne consente la regolarizzazione. Anche il lavoratore straniero paga le tasse ma non può scegliere chi deve amministrare la città in cui vive. La Convenzione sulla partecipazione di Strasburgo prevede che possa votare.
L’articolo 3 della nostra Costituzione stabilisce il principio dell’uguaglianza tra le persone, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che ne impediscano il pieno raggiungimento. Nei confronti di milioni di persone di origine straniera questo principio è disatteso.
Le leggi in vigore che riguardano le persone di origine straniera producono ingiustizia sociale.
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