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"LA SICILIANA RIBELLE"

Rita Atria è nata e cresciuta a Partanna, piccolo comune del Belice, figlia di un piccolo boss di quartiere facente capo agli Accardo, ucciso il 18 novembre dell’85.
Il fratello Nicola con la droga, aveva fatto i soldi e conquistato potere; aveva spiegato Rita chi comanda in paese, le gerarchie, cosa si muove e chi aveva ucciso il padre.
Il 24 giugno del 91 il fratello Nicola viene ucciso e sua cognata Piera Aiello collabora con la giustizia e fa arrestare molte persone.
Piera e e i suoi figli vengono trasferiti in una località segreta.
Rita all’inizio di novembre decide di denunciare il sistema mafioso del suo paese e vendicare così l’assassinio del padre e del fratello. Incontra il giudice Paolo Borsellino, un uomo buono che per lei sarà come un padre, la proteggerà e la sosterrà nella ricerca di giustizia.
Rita viene trasferita a Roma sotto falso nome e l’unico conforto, l’unico amico è Paolo Borsellino che viene ucciso il 19 Luglio del 1992.
Una settimana dopo Rita si uccide.
Sulla storia di questa ragazza viene fatto un film, ma per raccontare e ricordare ciò che avvenne o per far soldi?
Piera Aiello ha collaborato con il regista il quale gli aveva promesso che non l’avrebbe messa in pericolo, ma non ha rispettato il patto.
Fonte
Ascoltate le sue parole e anche quelle di don Luigi Ciotti.
“Non si può fare un film sull’antimafia con dei modi che non hanno niente a che fare con l’Eticità”


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