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CONTICELLO MINACCIATO DI MORTE. "VOGLIO ESSERE PROTETTO"

Una lettera di minacce è stata inviata a Vincenzo Conticello, il titolare della focacceria divenuto un simbolo dell´antiracket. «Sei un uomo morto: tu, gli sbirri e i magistrati», diceva il messaggio. Conticello, che vive a Milano sotto tutela e porta la pistola alla cintola, chiede l´accesso al programma di protezione

di Alessandra Ziniti

Ormai vive tra Milano, dove gli affari della nuova sede della Focacceria vanno a gonfie vele, e il resto d´Italia dove gira come una trottola da “testimonial” dell´antiracket. Ma, nonostante la tutela che gli è stata assegnata ormai da tempo, porta la pistola alla cintola e, da qualche settimana, ha deciso anche di chiedere l´accesso al programma di protezione, quello che consente ai collaboratori e ai testimoni di giustizia di ottenere il contributo per riaprire un´attività in un´altra città e, eventualmente, anche di assumere un´altra identità. E la Procura ha inoltrato la formale richiesta ora al vaglio di una commissione.  Che l´aria attorno a Vincenzo Conticello, che attende a breve la sentenza d´appello contro gli estorsori che ha accusato, non sia affatto serena lo conferma anche la nuova minaccia arrivata ieri proprio mentre davanti la storica sede della focacceria, in piazza San Francesco, era in corso la serata della legalità organizzata dal sindacato di polizia Siap con oltre un migliaio di partecipanti. «Pezzo d´infame. Sei un uomo morto. Tu, gli sbirri e i magistrati», era scritto nella lettera che era indirizzata all´Antica Focacceria San Francesco, adesso gestita a Palermo principalmente dal fratello, Fabio Conticello.


La minaccia è stata immediatamente denunciata ai carabinieri. Una lettera dal contenuto analogo è arrivata al titolare del negozio Toy Park di viale Regione Siciliana. «Sono sereno anche perché lo Stato mi protegge e mi sento sufficientemente tutelato», ha dichiarato Vincenzo Conticello, che mercoledì era a Palermo proprio per partecipare alla serata della legalità. Una iniziativa analoga a quella che sta preparando a Campo dei Fiori per domenica 24 maggio insieme con don Luigi Ciotti e alle massime autorità romane. La sua scelta di aprire un´attività a Milano, a Brera, nel salotto buono della città, ha raddrizzato nel giro di pochi mesi il bilancio dell´azienda che – secondo quanto più volte denunciato da Conticello – aveva subito una forte flessione di clienti e di fatturato dopo la sua scelta di denunciare gli estorsori. «A Milano è tutta un´altra storia – dice l´imprenditore – la gente ci ha accolto con entusiasmo e in certi giorni si fa la fila. Tanto che ho potuto far rientrare i 15 dipendenti che ero stato costretto a mettere in cassa integrazione a Palermo e ne ho anche assunti altri. E molti di loro, i più giovani, senza famiglia, hanno accettato con entusiasmo di seguirmi a Milano». E da Palermo, due volte la settimana, partono per Milano la ricotta e le cialde per i cannoli che difficoltà burocratiche e autorizzazioni amministrative non gli consentono di produrre direttamente a Milano.

A Palermo, Conticello torna per seguire l´appello del processo che vede imputato il figlio del boss della Kalsa Francolino Spadaro e alcuni dei suoi uomini, già condannati in primo grado perché riconosciuti colpevoli delle estorsioni subite dalla Focacceria. Spadaro è stato condannato a 16 anni di reclusione, a 13 Giovanni Di Salvo, l´uomo che Conticello ha riconosciuto in aula indicandolo come l´emissario del figlio del boss della Kalsa, a 10 anni Lorenzo D´Aleo. Nel processo, naturalmente, i fratelli Conticello e l´Antica Focacceria sono costituiti parte civile. Ieri, nonostante la tensione per le nuove minacce, Vincenzo Conticello, a cui è andata la solidarietà di “Addio pizzo” e “Libero futuro” e di molti esponenti politici, ha voluto far sentire la sua voce per Piera Aiello, la cognata della giovanissima collaboratrice di giustizia di Partanna Rita Atria morta suicida. La Aiello, che da anni vive lontano dalla Sicilia e con una nuova identità, è stata scoperta per l´imprudenza di un carabiniere ed è ora costretta a cambiare nuovamente vita. «Capisco quello che sta attraversando», ha detto Conticello.

(17 aprile 2009)

fonte:

http://palermo.repubblica.it/dettaglio/conticello-minacciato-di-morte-voglio-essere-protetto/1619170




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