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L'OMAGGIO DI NAPOLITANO A FORTUGNO, "MOBILITAZIONE CIVILE CONTRO LE MAFIE"

Cinque anni fa l’assassinio del vicepresidente del Consiglio calabrese. Il Colle: “Radicare la cultura della legalità”.  La vedova: “Superare il muro di gomma”.

ROMA

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella ricorrenza del quinto anniversario dell’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, ha inviato alla moglie, Maria Grazia Laganà, un messaggio di «commosso omaggio» alla memoria del marito «che ha pagato con la vita la sua attività al servizio delle Istituzioni». Lo rende noto un comunicato del Quirinale.

«L’iniziativa di commemorare Franco Fortugno – afferma il capo dello Stato – costituisce occasione per riaffermare l’impegno di tutti i soggetti istituzionali, di tutte le forze politiche e sociali contro la pervasiva presenza di sodalizi criminali, le cui strategie si insinuano nella società, minandone la vita democratica, la coesione e il progresso. A questo impegno comune occorre affiancare una costante azione di diffusione della cultura della legalità. Accrescere, soprattutto nelle nuove generazioni, la consapevolezza dell’importanza del rispetto delle regole della convivenza civile, con il rifiuto e la denuncia di ogni forma di violenza e di sopraffazione, contribuisce a dar forza all’azione di contrasto di quei fenomeni e a favorire quella vasta mobilitazione civile di cui ha bisogno il Paese per vincere la lotta contro tutte le mafie». Il presidente della Repubblica, nel rinnovare alla signora Laganà e ai figli, i «sentimenti di partecipe e solidale vicinanza», ha rivolto un caloroso saluto al Sindaco di Locri, e a tutti i presenti alla odierna cerimonia in ricordo di Francesco Fortugno.

 

La vedova: “Ora individuare zona grigia” «Si indaghi ancora e in ogni direzione. Non ci si fermi sulla soglia della zona grigia. È un passo in avanti e nelle inchieste va fatto, anche se capisco il rischio di restare isolati o delegittimati». Lo ha detto la vedova di Francesco Fortugno, Maria Grazia Laganà, parlando nel palazzetto dello sport di Locri, dove mille e trecento giovani studenti assisteranno a una tavola rotonda con Gianfranco Fini, Angelino Alfano, Rosy Bindi e Leoluca Orlando, Occorre «superare il muro di gomma», ha aggiunto, perché «dopo l’omicidio di Franco non ho avuto subito la lucidità di capire perché e per come», ma già allora il procuratore Grasso «ebbe a dire che si trattava di un omicio politico-mafioso: la zona mafiosa è stata individuata, la prima parte, quella zona grigia, è quella che chiedo di individuare». Dal palco la vedova Fortugno, Maria Grazia Laganà ha annunciato tra l’altro la nascita di una fondazione Fortugno, anche per rispondere alla «richiesta di aiuto e di condivisione che molti magistrati impegnati nella lotta alla ’ndrangheta ci hanno rivolto negli ultimi mesi».

tratto da: LA STAMPA http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201010articoli/59501girata.asp

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