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CASO MILLS

Il processo all’avvocato inglese David Mills riguarda il pagamento di 600mila dollari che sarebbero stati versati a Mills, attraverso il manager Fininvest Carlo Bernasconi, da parte di Silvio Berlusconi perché il legale fosse testimone reticente nei processi per i casi Guardia di Finanza e All Iberian.
Mills aveva confessato di essere stato corrotto da Berlusconi in una lettera scritta al suo commercialista che lo ha denunciato.
Il 20 gennaio 2009 Mills chiede scusa a Berlusconi, dicendo che non è vero che è stato da lui corrotto.
Ieri Mills è stato condannato in quanto si è fatto corrompere e ha reso una testimonianza falsa, quindi la logica vuole che anche il nostro Primo Ministro abbia ricevuto una condanna in quanto è stato lui a corrompere.
Questo a rigor di logica, in un paese civile, ma non nel nostro dove c’è chi si fa le Leggi, dove le Leggi non sono uguali per tutti, dove ci si può fare la Legge per non essere condannato per fatti commessi.
In attesa che la Consulta decida sulla costituzionalità del Lodo Alfano, che regala l’impunità al nostro Primo Ministro, lui continua a governarci e a farsi le leggi.

Ecco le opinioni di due mass-media.

Corriere della sera “Insieme a Mills era imputato anche Silvio Berlusconi, ma la posizione processuale del premier era stata stralciata in attesa del verdetto della Corte Costituzionale sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano”.

Il Giornale “Di questi 600mila dollari che Mills avrebbe ricevuto per essere reticente in due processi, al dunque, non esiste traccia riconducibile a Berlusconi e a nessun altro ipotetico corruttore.”

I telegiornali italiani invece non hanno minimamente sottolineato la questione.

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