I COLLETTIVI SI APPELLANO AI DOCENTI: "FERMATELI, NON POSSONO CANDIDARSI"

«Fascisti del primo, del secondo o del terzo millennio sinceramente poco ci importa. Ciò che crediamo sia di una gravità assoluta è il fatto che una lista, esplicitamente fascista, possa candidarsi alle lezioni senza che le istituzioni universitarie muovano un dito». La reazione della lista Studenti indipendenti (Si), formata dalla quasi totalità dei collettivi delle facoltà torinesi, non si fa attendere dopo l´intervista a Federico Depretis, leader della lista Arcadia, pubblicata ieri da Repubblica.
Un intervento che, secondo gli Studenti indipendenti, «esplicita ciò che i collettivi universitari vanno dicendo da tempo: Arcadia è una lista fascista e, data la Costituzione italiana, vi sono gli estremi per l´esclusione dalla competizione elettorale universitaria per negarne la legittimità politica all´interno dell´Ateneo». Ecco perché la lista Si rivolge «un appello al rettore Ezio Pelizzetti, ai presidi di Facoltà, a tutte le istituzioni accademiche affinché prendano una posizione su questa vicenda».

Gli Studenti indipendenti denunciano come «negli ultimi anni si sia diffuso un clima di revisionismo storico-politico che permette ad Arcadia, al Fuan e ad altri di rifarsi al fascismo, di farne apologia, in un clima di indifferenza». E poi accusano di avere un «carattere violento» la lista guidata da Federico Depetris: «Sostengono di non essere xenofobi e razzisti e ne contempo ammettono di rifarsi a Casa Pound e al Blocco studentesco: due realtà che si sono rese protagoniste di raid nei confronti di immigrati, omosessuali, lesbiche, ragazzi di sinistra». Infine, la lista Si annuncia che «a questo fascismo, cancro delle menti» opporrà le proprie pratiche: «Partecipazione, inclusione, solidarietà, ricostruzione di legami sociali, nonviolenza».