Unilibera – presidio Roberto Antiochia Rotating Header Image

REGALO ALLA LIBERAZIONE

21marzo


Il 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera ha celebrato per il quattordicesimo anno la giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo di tutte le vittime di mafia. Per le vie di Napoli, alla manifestazione nazionale, eravamo 150 mila giovani, 150 mila teste a dire no, a dire basta ad un sistema che prosciuga lo Stato e uccide innocenti.
All’alba del 25 aprile vale più che mai la pena di fermarsi a riflettere su memoria e impegno, principi che ispirano il lavoro di Libera: da una parte il ricordo del passato come necessario fondamento, dall’altra la responsabilità nei confronti del presente, sono linee guida per la lotta in nome dell’antimafia, della legalità. Ma a pensarci bene, non sono concetti perfettamente calzanti anche al significato del 25 aprile?
Quello della liberazione, della battaglia e del sacrificio in nome della dignità del proprio popolo, è un filo rosso che lega chi ha combattuto ieri e chi combatte, seppur in diverse condizioni e con diverse modalità, oggi.
Da una parte, dicevamo, come primo punto fermo nel filo che ci lega, la memoria. Perché è tanto importante ricordare? Perché le vittime, quelle di ogni guerra, quelle morte per nobili ideali e quelle morte da innocenti senza motivo, meritano di non essere dimenticate. Soltanto così non ci avranno abbandonato invano. Mi sembra fondamentale ricordare una grande frase di un grande uomo, Giovanni Falcone, che prima di essere trucidato dal tritolo di Cosa Nostra ci aveva lasciato un messaggio indelebile: “Gli uomini passano, ma le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. Ecco il significato profondo del ricordo: tener viva la memoria, tanto delle vittime di mafia quanto dei caduti per la liberazione del Paese dai crimini del Fascismo, servirà a far camminare sulle nostre gambe le loro idee. Alla faccia di chi oggi prova a infangare le loro battaglie, di chi in nome del revisionismo mette in discussione il fatto che potessero combattere dalla “parte giusta”.
Dall’altra parte, come un polo opposto ma sinergico nei confronti della memoria, l’impegno. Che senso avrebbe, del resto, un ricordo rimasto arido? Lo stesso non-senso che avrebbe, al contrario, un impegno sociale privo di memoria storica. La consapevolezza delle radici, delle battaglie, delle tragedie che hanno generato la nostra società ci aiuta a migliorare noi stessi. Ci aiuta a impegnarci per immaginare, costruire responsabilmente non solo il futuro, ma anche il presente che modelliamo con le mani in pasta ogni giorno. Quando, durante la guerra, si sono accorti che il nazifascismo stava negando loro presente e futuro, i partigiani hanno deciso di combatterlo e sconfiggerlo. Oggi i metodi e i mezzi per lottare sono diversi da quelli di allora, ma l’obbiettivo ugualmente ambizioso: lottare per la propria dignità.
Informarsi, ricordare, capire sono onori, ma soprattutto doveri, conquistati dalle battaglie di allora e consegnatici tramite la Costituzione. Essere indifferenti nei confronti di quelle battaglie vuol dire allontanarle nel tempo e dimenticare, coprendolo di nebbia, il debito che abbiamo verso di loro.
Non diceva Antonio Gramsci “Odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”? Schierarsi “dalla parte giusta”, tra memoria e impegno, è un piccolo regalo che possiamo, e dobbiamo, fare a chi è scomparso per farcene uno molto più grande, quello della libertà.

Giulia Destefanis
Libera Savona

1 Comment on “REGALO ALLA LIBERAZIONE”

  1. #1 Laura Tussi
    on Mag 28th, 2010 at 19:25

    RELAZIONE DEL PROGETTO “PER NON DIMENTICARE”
    di Laura Tussi

    Prosegue l’iniziativa dal titolo “Per non dimenticare”, organizzata dall’Istituto Comprensivo Prati di Desio (Monza e Brianza), con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dell’Assessorato alla Cultura di Nova Milanese. Questo progetto si pone l’ambizioso traguardo di unire tutte le forze democratiche che hanno a cuore i valori dell’antifascismo e della Costituzione, presenti sul territorio, in merito alle tematiche collegate al ricordo, al recupero della memoria storica e alla tutela dei diritti umani. In qualità di Docente presso l’Istituto Comprensivo via Prati Desio (Monza Brianza), ho organizzato in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, l’ARCI, l’ANPI, l’ANED, l’APEI, Emergency, Peacelink, Il Dialogo e la Rete Antifascista Nord Ovest Milano di Bollate, incontri a tema, volti ad approfondire il Progetto Memoria Storica a Nova Milanese, dal titolo “Per non dimenticare” intrapreso, a partire dagli anni ’70, dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica di Nova Milanese, con la raccolta di videotestimonianze, interviste e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazisti.
    I primi interventi hanno aperto il dibattito sul pluralismo e il dialogo interreligioso, sulle pari opportunità e i diritti umani, considerati al vaglio della memoria storica e dell’attualità.
    Nel primo incontro dal titolo “Pluralismo e dialogo interreligioso. Per non dimenticare”, il sindaco Laura Barzaghi e la giornalista Annalisa Tagliabue hanno introdotto i vari interlocutori e le associazioni partecipanti all’evento con la loro testimonianza. Le tematiche collegate al pluralismo religioso e al dialogo interculturale tra i culti e le fedi, nel diritto alla libertà di culto, sono state affrontate da Laura Tussi, docente, scrittrice e giornalista e dal teologo Brunetto Salvarani, direttore di Cem Mondialità. Gli argomenti affrontati sono stati l’importanza del dialogo tra le differenze soggettive, psicologiche, identitarie nel tessuto sociale e comunitario, dove come sostiene Hermann Hesse, in Narciso e Boccadoro:”la nostra meta non è di trasformarci l’un l’altro, ma di conoscerci l’un l’altro e di imparare a vedere e a rispettare nell’altro ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento”. Il confronto tra le religioni in dialogo non viene riconosciuto dalla politica attuale a livello sociale e giuridico e la libertà di culto si prospetta ancora come una lontana utopia, anche se costituisce un diritto umano imprescindibile per ogni persona appartenente a professioni religiose diverse, per una cittadinanza interculturale e una prospettiva di convivenza planetaria.
    Nel secondo incontro dal titolo “Diritti umani e pari opportunità. Per non dimenticare”, la scrittrice, massmediologa, vicepresidente dell’Osservatorio Nazionale Europeo per il Rispetto delle Pari Opportunità, Wanda Montanelli, ha introdotto con un resoconto molto dettagliato, la problematica della violazione dei diritti delle donne e l’importanza del fare memoria della storia passata e dell’attualità in cui la componente femminile è indubbiamente sempre presente.
    Il preside dell’Istituto Comprensivo via prati di Desio, Gianni Trezzi, animatore e leggistorie, ha letto alcuni brani tratti dall’ultimo libro di Laura Tussi, dal titolo Memorie e Olocausto. Interessante, partecipato e sentito è stato l’intervento dell’ex partigiano, Presidente dell’ANPI, Bacio Capuzzo, che ha portato una personale testimonianza ed esperienza di guerra durante gli anni del nazifascismo. Importante la testimonianza dell’ANED rappresentata dal ricercatore Giuseppe Valota che ha scritto un trattato sulla deportazione politica degli scioperanti di Sesto San Giovanni in un libro edito dalla Guerini e Associati. Peacelink, associazione che si occupa di temi ambientalisti, di antimilitarismo e non violenza per un futuro sostenibile, è intervenuta nella persona del professor Lorenzo Galbiati che ha testimoniato le nefandezze della situazione politica in cui imperversa il popolo palestinese. La Rete Antifascista Nord Ovest Milano di Bollate ha presentato un resoconto del pericolo incombente a seguito della costituzione di una Skinhouse, (associazione neonazista) insediatasi sul territorio bollatese. Presenti anche i lavoratori della LARES metalli preziosi, che stanno vivendo momenti difficili in seguito alla chiusura dell’azienda, ma che con tenacia continuano a difendere la loro dignità di lavoratori, secondo l’articolo uno della Costituzione Italiana. Presente all’iniziativa è l’associazione Emergency di Monza e Nova Milanese che raccoglie fondi per il funzionamento di centri di primo soccorso per le vittime di guerra in Afganistan e in molti Paesi belligeranti.
    La libreria L’Antologia di Nova milanese ha messo in vendita i libri dei vari autori intervenuti in questi incontri.
    Il 18 aprile 2010 è stato ospite dell’evento “Per non dimenticare” il maestro Renato Sarti, attore, regista, opinionista e fondatore e direttore del Teatro della Cooperativa di Milano. L’intervento dal titolo “Memoria storica e diritti umani…per non dimenticare”, presso la sala consiliare del comune, si è basato su una riproposizione e rilettura degli eventi del nazifascismo, osservati nel testo teatrale del maestro Sarti, dal titolo “I me ciamava per nome: 44787. Risiera di San Sabba”. Il testo racconta di esperienze di deportazione per motivazioni politiche, con agghiaccianti riferimenti alla tragedia degli eventi a livello individuale e collettivo, nel dramma di ogni singolo personaggio. Sempre per il tema dell’antifascismo e della deportazione, sono stati organizzati degli eventi di testimonianza diretta e indiretta con il presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, di Nova milanese Bacio Capuzzo e il presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati di Sesto San Giovanni, Giuseppe Valota. Gli incontri con i testimoni si sono svolti presso l’Istituto Erasmo da Rotterdam di Bollate e presso l’Istituto Comprensivo Prati di Desio, di fronte alla presenza di centinaia di studenti dei licei e degli istituti superiori del territorio, sempre all’interno del ciclo di eventi “Per non dimenticare”.
    Il 23 maggio 2010 si è proposto al pubblico di Nova Milanese il tema “Ecologia e lotte sociali”, utilizzando il titolo di un celebre libro del relatore dell’incontro, il professor Virginio Bettini, docente di analisi e valutazione ambientale presso l’università IUAV di Venezia.
    Interessante anche la relazione di Ilaria Merati, Dottore di ricerca in politiche pubbliche del territorio e pianificazione territoriale, che ha proposto una rilettura in termini attuali del caso Seveso, e l’esposizione dell’Associazione Nova Ecologia, attiva a livello territoriale con importanti eventi di tutela ambientalista, per fare fronte al pericolo di emissioni di diossine e furani nell’ambiente da parte di poli e complessi industriali e degli inceneritori, presenti sul territorio a livello locale, globale e planetario.
    Durante l’evento è stato letto un comunicato del Presidente dell’Associazione http://www.peacelink.it, Professor Alessandro Marescotti, che sostiene il progetto “Per non dimenticare” e conduce campagne civili di rivendicazione ambientalista a Taranto e in ambito nazionale ed internazionale.
    Questo incontro ha voluto divulgare il messaggio dell’importanza e del valore della tutela ambientale a livello di ecosistema planetario, senza scadere in localismi ed in particolarismi di interesse privato e speculativo, individuale e personalistico. Gli eventi del ciclo “Per non dimenticare” vogliono proporre all’attenzione del pubblico delle importanti riflessioni sull’attualità dei valori sociali e dei diritti civili e umani, di cui occorre continuamente fare memoria, ripercorrendo l’analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle persone, sotto varie forme e vari aspetti, dall’intolleranza per le diversità, dall’oppressione delle differenze, alla considerazione del dialogo tra le parti e le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell’ambiente circostante e dell’ecosistema, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile e nonviolento, basato sui valori della pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione e di pensiero.

    Laura Tussi, docente Istituto Comprensivo Prati di Desio (Monza e Brianza)
    In questo link sono visibili i video del ciclo di eventi “Per Non Dimenticare”
    http://www.youtube.com/lauratussi
    http://www.peacelink.it/cerca/index.php?q=laura+tussi
    http://www.lageredeportazione.org

Leave a Comment