Unilibera – presidio Roberto Antiochia Rotating Header Image

RITA BORSELLINO SI CANDIDA ALLE EUROPEE

DA ANTIMAFIA DUEMILA DEL 29/4/09

Non avevo intenzione di candidarmi, avevo pensato che ormai il mio percorso politico si fosse esaurito e avrei potuto così continuare a lavorare con il movimento.Ma poi ho sentito il dovere morale di esserci.

In un momento come questo io non credo che si possa restare a guardare quello che succede. Bisogna tentare di influire nelle decisioni che si dovranno prendere in Europa. E’ cruciale. Verranno trattate questioni di cui tutti i governi nazionali dovranno tenere conto. Abbiamo già visto che fine hanno fatto i fondi strutturali a favore del Mezzogiorno, ed anche per questo serve una presenza attenta costante che permetta di controllare, di stimolare decisioni e linee guida che possano aiutare la Sicilia e l’Italia intera.

Come pensi di portare in Europa il tuo impegno antimafia?
In Europa la questione antimafia è molto più ampia di come io l’abbia affrontata in questi anni con il mio impegno che è stato soprattuto a carattere educativo verso i giovani. In Europa il problema da affrontare è quello delle mafie, della criminalità organizzata globalizzata capace di “trasformare” le mafie di altri paesi a proprio uso. Si tratta di un sistema molto più ampio di quello che poteva rappresentare Cosa Nostra nel nostro Paese. Che deve essere affrontato in una sede più ampia di quanto non sia un governo regionale o nazionale. L’esperienza che ho maturato in questi anni, prima e dopo il 1992, mi dà oggi elementi di conoscenza e di analisi che possono essere utili non soltanto per la nostra terra, ma anche e soprattutto per una battaglia globale. Ora credo di conoscere meglio la politica e mi sento in grado di affrontarla e fronteggiarla con tanta volontà in più.

Ma la politica, salvo rarissime eccezioni, continua a non porre come priorità la lotta alla mafia
E’ così, non c’è mai stato un vero impegno contro la mafia. Mio fratello diceva: “La volontà vera della politica di affrontare e sconfiggere la mafia io non l’ho mai creduta”. E se non ci credeva lui prima di quel ’92, a maggior ragione non ci possiamo credere noi. E’ un dato di fatto che dopo le stragi del ’92 la mafia era in ginocchio ed era già stata in ginocchio altre volte, ma mai come quella volta. Si era aggiunta la volontà popolare, c’era l’attenzione di tutte le parti delle istituzioni che si erano messe in gioco. Perfino la Chiesa si era messa in gioco. Se in quella occasione non si è vinto vuol dire che c’è stata una volontà precisa di non voler vincere la mafia.

In molti vedono una tua possibile elezione in Europa come un abbandono della Sicilia
Non è assolutamente così. Il mio progetto riguarda la Sicilia. La mia vita è la Sicilia. In caso di elezione mi dovrò allontanare fisicamente solamente alcuni giorni alla settimana, ma il mio progetto resta qui. In questi anni è nato ed è cresciuto il movimento Un’altra storia che si è radicato sul territorio. Un movimento che ha fatto dei cosiddetti “cantieri” luoghi di partecipazione e di elaborazione politica. In caso di elezione il movimento si rafforzerà in quanto avrà un ruolo nuovo nel fare elaborazione politica da consegnare a me che ne sarò portavoce e operatrice in Europa. Per la prima volta, in quanto non è mai accaduto (o se mai è avvenuto in maniera incompleta), quello che si attuerà in Europa avrà un riscontro sui territori. Quindi ci sarà una presenza ancora più forte. Dopo le stragi del ’92 io sono rimasta ad abitare in Sicilia, in via d’Amelio, perché le mie radici sono profondissime. E sono irrinunciabili. Quello che faccio e che sto provando a fare è per la Sicilia. Per realizzare il progetto di portare fuori dalla mia terra, fuori dall’Italia, il volto pulito di quella Sicilia che io conosco bene e che troppo spesso è penalizzata da stereotipi culturali che non ci favoriscono. Portare in Europa il volto di quella Sicilia significa portare l’Europa in Sicilia.

Cosa ti spinge a farlo?
E’ soprattutto il contatto con i giovani, ragazzi che incontro nelle scuole, nel mondo del volontariato. E’ la responsabilità che sento nei loro confronti a non interrompere questo rapporto. I ragazzi vanno accompagnati nella comprensione di quello che sta succedendo dappertutto e che prima accadeva soprattutto in Sicilia. Ormai le economie, anche quelle più sane, sono inquinate dall’economia mafiosa. In un momento di crisi come quella che il mondo intero sta attraversando, la mafia è l’unica realtà che ha una grande disponibilità di denaro, di liquidità. E questo è un pericolo grandissimo che corrono soprattutto le piccole imprese. E non soltanto le piccole imprese. Le prove generali sono già state fatte in regioni dalle economie sane dove il denaro mafioso è arrivato ed è stato ripulito, riciclato e reinvestito. Negli anni a venire tutto ciò potrà avere un effetto devastante. Le imprese che vivono già le difficoltà della crisi si troveranno davanti un’impresa in pieno rigoglio economico che sarà capace di acquistare. Un vero e proprio sistema che decapiterà l’economia italiana. E non soltanto italiana. Per contrastare tutto ciò la ricaduta di una reale azione europea avrà più forza e determinazione di quanto non se ne trovi nel governo nazionale e anche in tanti governi regionali.

0 Comments on “RITA BORSELLINO SI CANDIDA ALLE EUROPEE”

Leave a Comment