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Ribaltone all'Università, si afferma l'Onda

La lista Studenti indipendenti conquista due tre dei rappresentanti nel Consiglio d’amministrazione. Pochi consensi per la formazione di estrema destra Arcadia.

di Ottavia Giustetti

C’è una nuova sinistra a capo della componente studentesca dell’Università di Torino, una sinistra nata dai collettivi di facoltà e dai giorni caldi della protesta. Che ha letteralmente sbaragliato la sinistra ufficiale dell’Udu (del Partito democratico) che incredibilmente questa volta non conquista nemmeno un seggio negli organi centrali d’ateneo. E passa da percentuali di netta maggioranza delle scorse elezioni al lumicino di soli dieci rappresentanti nei consigli di facoltà sui 135 eletti. La nuova sinistra è quella che si è presentata per il Senato accademico e il consiglio di amministrazione con il nome di Studenti Indipendenti e nelle diverse facoltà invece con le liste dei singoli collettivi.

È formata da un gruppo di ragazzi impegnati in politica già da tempo ma anche di esordienti che hanno trovato la propria motivazione nei mesi dell’autunno caldo, dietro ai cortei dell’Onda anomala, nelle occupazioni. Nessun legame, da quel momento in poi, con i ragazzi del collettivo autonomo e di Askatasuna, che già a Natale erano praticamente fuori dall’Assemblea No Gelmini. Obiettivo Studenti (Comunione e liberazione), invece, resta più o meno nella stessa posizione degli anni passati e conquista una quantità di voti che si avvicina al 30 per cento (28 per cento in consiglio di amministrazione). Tiene abbastanza il Fuan, la destra parlamentare che si è presentata infatti con Forza Italia e con la Lega, che dal conteggio dei voti per gli organi centrali raggiunge l’11 per cento ma che in facoltà come Economia si gioca la vittoria in un vero testa a testa con Obiettivo Studenti. Resta al palo invece la tanto discussa lista Arcadia che fa capo alla destra extraparlamentare di Casapound e che si aggiudica una percentuale di preferenza vicina al 3 per cento, ma solo grazie a un incredibile (non per vocazione) successo a Scienze strategiche.


Importante anche il dato che riguarda l’affluenza che per la prima volta in tanti anni supera la soglia del 10 per cento e che, secondo i conteggi ufficiali dell’Università, arriva a sfiorare addirittura il 14 per cento, con una forbice molto importante di facoltà in facoltà. Alla chiusura dei seggi aveva votato un totale di 8.422 studenti su 61.348 aventi diritto, il 13,7 per cento contro il 10,24 per cento delle scorse elezioni che si sono svolte nel 2007. Record di voti a Orbassano, a Medicina 2, dove si sono recati alle urne oltre il cinquanta per cento degli aventi diritto, mentre in facoltà come la Suism a fatica si è arrivati al 4 per cento. In attesa si conoscere i risultati ufficiali che saranno comunicati solo il 20 maggio dall’Università, dopo cioè che si sarà riunita la commissione elettorale e avrà verificato e registrato i conteggi. La tendenza generale però non è in discussione come dimostrano i numeri del consiglio di amministrazione: di tre consiglieri due saranno della lista Studenti Indipendenti, uno di Obiettivo studenti. Fuori Udu, Fuan e Arcadia.

(07 maggio 2009)


fonte:

http://torino.repubblica.it/dettaglio/ribaltone-alluniversita-si-afferma-londa/1629864

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