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PARLA DI MAFIA NELLA RASSEGNA STAMPA, GIORNALISTA CACCIATA.

05 agosto 2009

Inserire notizie di cronaca giudiziaria che riguardano politici sotto processo per mafia e quelle sulla politica regionale nella rassegna stampa dell’azienda siciliana trasporti, rovina «i sani interessi aziendali» dell’Ast, l’Azienda siciliana trasporti.


Sani interessi che un buon giornalista anche di un ufficio stampa che deve proporre nelle sue rassegne un ventagli di notizie qualificate, non deve ledere. Soprattutto se queste notizie parlano di mafia. Pena l’essere cacciati.

Incredibile, ma vero? No, vero, perché è successo a Palermo dove la giornalista Valeria Giarrusso, dipendente dell’ azienda, è stata sollevata dall’incarico – realizzava appunto la rassegna stampa – e nei suoi confronti il presidente dell’Ast, Dario Lo Bosco, ha pure avviato una contestazione «a tutela» della società.

Lo Bosco scrive nella contestazione che nella premessa della rassegna «con enorme stupore ed amarezza mi accorgevo che, delle sole due notizie a cui veniva dato risalto, una riguardava fatti di politica e l’altra riportava avvenimenti di cronaca giudiziaria (!), ben lungi entrambe da ogni e qualsivoglia interesse specifico di Ast Spa».

La notizia di cronaca riguardava la richiesta di pena per mafia all’ex deputato regionale Giovanni Mercadante (poi condannato) e il commento di Salvatore Borsellino all’inchiesta sulla morte del fratello Paolo. A queste notizie seguivano poi quelle sui trasporti. L’Ast, fino a pochi mesi fa, era stata al centro di polemiche per la nomina, avvenuta senza alcun passaggio in consiglio, alla guida della società controllata Ast Turismo, dell’avvocato Gaetana Maniscalchi, condannata con il patteggiamento a un anno e sei mesi per favoreggiamento alla mafia, in particolare di un boss latitante agrigentino.

Insomma, come dire, parlare di corda in casa dell’impiccato. Solidarietà e iniziative contro la decisione dell’azienda palermitana espresse dal Fderstampa, Ordine e da associazioni regionali della stampa.

Lo Bosco si difende dalle critiche: «Giarrusso è stata scelta da me come collaboratrice nell’ufficio di presidenza ed ha la mia piena stima per il lavoro che svolge. Alla stessa sono state affidate attività rilevanti quali la costituzione di una rivista per l’Ast». Lo dice il presidente dell’azienda siciliana Trasporti Dario Lo Bosco sulla vicenda dell’impiegata dell’azienda Valeria Giarrusso. «Giarrusso è stata sollevata dal suo capo ufficio – aggiunge – dall’incarico di fare la rassegna stampa in quanto questa viene ora svolta gratuitamente da Asstra nazionale». «La scorsa settimana – aggiunge – abbiamo approvato le norme antiracket e antiusura da inserire nei nostri capitolati e con Confindustria Sicilia e prefettura istituirenmo i protocolli antimafia per evitare qualsiasi infiltrazioni negli appalti dell’Ast: questo è il nuovo corso che intendiamo dare all’ azienda».

Articolo tratto da il XIX secolo.it


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