Chi conosce la storia di Pino Masciari non può che restare allibito e attonito da quanto riportato dall’articolo de “La Repubblica di Roma” del 13 maggio 2009
Quirinale, collaboratore di giustizia fa lo sciopero della fame
Si appella “alla sensibilitá del Capo dello Stato, quale uomo delle Istituzioni e massimo garante della Costituzione” e chiede “protezione e sostegno dallo Stato” il calabrese Giuseppe Masciari, collaboratore di giustizia, che ha deciso da oggi di intraprendere lo sciopero della fame e della sete nei pressi del Quirinale. Masciari, sostenuto dal movimento antimafia ‘Ammazzateci tutti’ chiede maggiori garanzie di sicurezza e di reinserimento imprenditoriale. L’uomo, che ha impugnato una sentenza del Tar relativa al ‘risarcimento’ complessivo per se stesso e la sua famiglia, ha ricevuto il sostegno del segretario del Pd, Dario Franceschini, il quale stamane ha dichiarato che la sua vicenda ”Ci ricorda come sia necessaria e urgente una revisione complessiva della normativa che riguarda i testimoni di giustizia, lavoro gia’ cominciato in Commissione antimafia nella precedente legislatura e poi interrotto bruscamente a causa della fine della legislatura”.
Definisce invece “infondata” la protesta Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno e presidente della Commissione centrale sui programmi di protezione, e sottolinea che “non è mai venuta meno la tutela personale di Masciari, che continua a essere assicurata in virtù della sua permanenza nel programma di protezione. Se in questo momento egli non appare in compagnia di personale delle forze di polizia è perchè ha rifiutato il personale medesimo, o non ha reso noto i suoi spostamenti al Servizio di protezione, come è solito fare. La Commissione ha anche da tempo disposto l’audizione di Masciari e della moglie per il 14 maggio 2009”
Sembra quantomeno doverosa una precisazione: Pino Masciari è un testimone di giustizia, non un collaboratore!!
L’art.16 bis D.L. 8/91 come modificato ed integrato dalla L. 45/2001 definisce testimoni di giustizia: “Coloro che, senza aver fatto parte di organizzazioni criminali- anzi essendone a volte vittime, hanno sentito il dovere di testimoniare per ragioni di sensibilità istituzionale e rispetto delle esigenze della collettività, esponendo se stessi e le loro famiglie alle “reazioni degli accusati e alle intimidazioni della delinquenza“.
Appare evidente la sostanziale differenza con il collaboratore di giustizia:
un membro di un’organizzazione criminale a sfondo mafioso o terroristico che rilascia – dopo la sua cattura – confessioni e dichiarazioni alle autorità inquirenti tali da permettere alle medesime di prendere misure adeguate a combattere e addirittura debellare le stesse organizzazioni, questo al fine di ottenere riduzioni di pena.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Pentito)
Purtroppo in Italia si è giunti a questa sostanziale differenza solo ne l 2001 attraverso la legge 45.
Viene naturale domandarsi perchè una distinzione così importante sia emersa solo da così poco tempo, ma ciò non toglie che questo non autorizza a definire Collaboratore colui che è Testimone.
Per conoscere la storia di pino masciari vi invitiamo a visitare il blog
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