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UNA GIORNATA MAI VISTA

12 maggio 2009

Lo sciopero della sete e della fame si trasforma in una giornata storica

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Giornata campale.

La mattina davanti al Quirinale Pino Masciari e i suoi amici cominciano l’esterema e annunciata protesta lanciando un appello al Presidente della Repubblica, in quanto garante di quei diritti custoditi nella Costituzione negati da 12 anni.

La risposta è forte da parte della politica e del mondo dell’informazione, massiccia anche la presenza delle forze dell’ordine che pur condividendo le richieste di Pino si trovano a dover presidiare il Quirinale.

Di seguito la cronostoria.


ore 10:00 Arrivo di Pino Masciari e amici davanti al Quirinale. Ad aspettarci le forze dell’ordine che intimano di andarsene

ore 10:30 Stazionamento della compagina nel marciapiede di lato al Quirinale, su via 24 Maggio. A quel punto arrivano le TV, la stampa e alcuni deputati tra cui Antonio Di Pietro.

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ore 11:00 Allestimento presidio per Pino Masciari contestualmente al quale le forze dell’ordine ne dichiarano l’illegalità. Inizia la trattativa: è richiesto di spostare il presidio 100m più distante, affermando che nessuna protesta si era mai verificata così tanto vicino al Quirinale. Pino e gli amici, spiegando della protesta, rispondono no ameno di essere ricevuti.

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ore 12:00 Le forze dell’ordine comunicano che Pino Masciari sarebbe stato ricevuto da un funzionario, quindi il presidio come promesso si sposta di 100m.

ore 12:30 Pino viene ricevuto sul portone del Quirinale da un funzionario che gli “notifica” che avrebbe dovuto aspettare ulteriore comunicazione. Prima battuta d’arresto per Pino Masciari e i suoi amici.

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ore 12:45 Il presidio spostatosi viene circondato dalle forze dell’ordine con l’obiettivo di non far ritornare i componenti alla posizione iniziale. Parallelamente Pino Masciari, Bruno Piazzese e Davide Mattiello stanziano la posizione precedente del presidio.

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ore 13:15 L’aggiramento del blocco. Alcuni componenti raggiungono Pino Masciari creando un presidio distaccato più vicino al Quirinale. Questa posizione permette di dialogare in maniera più efficace con la politica e il Quirinale stesso. Intanto le forze dell’ordine continuano a perseguire il loro obiettivo mantenedo distaccati i due presidi.

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ore 13:30 Il sen. Lumia si presenta iniziando a partecipare al presidio, con spirito di servizio, contattando direttamente il Quirinale. Intanto Mantovano attacca il testimone Pino Masciari affermando dati falsi e passaggi errati in un comunicato stampa. Pino e i suoi amici rispondono di conseguenza riaffermando la verità.

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Dalle ore 14:00 alle 17:00 è momenti di attesa e resistenza. I due presidi distaccati continuano a parlarsi, ad aggiornare chi ci segue da casa e attendono segnali dal Quirinale.


ore 17:30 giunge la Nota del Presidente della Repubblica

«In relazione all’appello rivolto al Presidente della Repubblica dal testimone di giustizia Giuseppe Masciari, si fa presente che il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica ha rappresentato al diretto interessato che, trattandosi di materia di competenza del Ministero dell’Interno, è stato opportunamente interpellato il Viminale che ha comunicato di aver già convocato Giuseppe Masciari per i prossimi giorni al fine di dare attuazione alla sentenza del Tar del Lazio anche per i profili relativi alla sua protezione e a quella dei famigliari.»

Pino Masciari e gli amici decidono di concludere lo sciopero della fame e della sete e diffondono il seguente comunicato:

«La famiglia Masciari e gli amici di Pino Masciari ringraziano sentitamente il Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano per la netta presa di posizione attraverso la nota del Quirinale dove si sottolinea l’aspetto fondamentale della protezione per la famiglia Masciari.
Siamo inoltre certi che il Ministero degli Interni tenga fede all’impegno preso risolvendo definitivamente la situazione relativa alla sicurezza della famiglia Masciari e all’attuazione immediata della sentenza del TAR già nel prossimo appuntamento citato dal Viminale.
A fine incontro comunicheremo il risultato a tutte le persone a noi vicine e vicine ai testimoni di giustizia tutti. »

Continueremo a restare vigili.


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