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ROMA RICORDA CAPITANO D'ALEO, UCCISO NELL' 83

Articolo tratto da Antimafiaduemila on line





13 giugno 2009
Roma.
Si è svolta stamani a Roma una cerimonia commemorativa in occasione del 26/o anniversario della scomparsa del capitano dei carabinieri Mario D’Aleo, ucciso dalla mafia a Palermo il 13 giugno del 1983.

Dopo gli onori militari, tre corone di alloro sono state deposte a nome dell’Arma dei carabinieri, della Provincia e del Comune di Roma, ai piedi della lapide che ricorda il tragico evento, a Roma in via Imera dove il capitano D’Aleo era nato e aveva abitato con la famiglia prima di arruolarsi. Presenti alla cerimonia i parenti dell’ufficiale caduto e i suoi colleghi del 155° corso dell’Accademia Militare, corso che frequentò anche D’Aleo, appartenenti all’Arma dei carabinieri e all’esercito. D’Aleo, comandante della Compagnia carabinieri di Monreale venne assassinato a 29 anni il 13 giugno del 1983 da killer di Cosa Nostra a bordo di due moto, sotto la sua abitazione, mentre l’appuntato Giuseppe Bommarito e il carabiniere Pietro Morici, che erano con lui, furono uccisi in macchina a poca distanza dal portone. D’Aleo aveva sostituito il capitano Emanuele Basile, ucciso tre anni prima sotto gli occhi della moglie e della figlia. Da lui aveva ereditato le indagini sui traffici illeciti gestiti dai clan di San Giuseppe Jato, Altofonte e Monreale. Per questo delitto sono stati condannati all’ergastolo Salvatore Riina, Michele Greco, Pippo Calò, Nené Geraci, Bernardo Provenzano e Giuseppe Farinella.

ANSA

MAFIA: ANCHE PALERMO RICORDA CAPITANO D’ALEO

13 giugno 2009
Palermo.
E’ stato ricordato stamani anche a Palermo il capitano Mario D’Aleo, ucciso dalla mafia insieme ai carabinieri Giuseppe Bommarito e Pietro Morici il 13 giugno 1983 in un agguato in via Scobar. D’Aleo aveva preso il posto del capitano Emanuele Basile, (quest’ultimo ucciso nel maggio del 1980), alla guida della compagnia dei carabinieri di Monreale. E del suo predecessore ereditò le indagini sulla famiglia mafiosa di San Giuseppe Jato. A pochi giorni dall’insediamento D’Aleo arrestò Giovanni Brusca. Alla cerimonia di commemorazione a Palermo erano presenti, fra gli altri: il generale Vincenzo Coppola, comandante carabinieri Sicilia, il colonnello Teo Luzi, comandante provinciale, il prefetto, Giancarlo Trevisone, il questore, Alessandro Marangoni, il presidente della Corte d’Appello, Vincenzo Oliveri, il procuratore Francesco Messineo.

ANSA


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