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MAFIA: GRASSO, BLOCCARE CHI VUOLE CONTROLLARE GIORNALISTI E MAGISTRATI

11-08-09

(ASCA) – Roma, 11 ago – ”Bisogna bloccare chi vuole controllare i giornalisti e i magistrati”. Lo ha affermato – informa una nota – il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, al termine della presentazione del suo libro ‘Per non morire di mafia’ avvenuta nell’ambito della manifestazione ‘Capalbio Libri 2009’.

”Io – ha aggiunto Grasso – sono per l’antimafia concreta, fatta di cose concrete, di comportamenti e di fatti. Se la giustizia e’ lenta e la riforma del processo penale che ci viene prospettata o le intercettazioni produrranno ulteriori danni, noi cosa possiamo fare se non opinione, pressione? Io – ha tenuto a sottolineare il procuratore – per dire qualcosa ho dovuto scrivere un libro e tanti giornalisti oggi si ritrovano a doverne scrivere perche’ le loro idee non trovano ospitalita’ nei giornali. Questo e’ un grave problema”.

Ad avviso di Pietro Grasso, inoltre, ”oggi non siamo in piena democrazia, perche’ quando a decidere i candidati del popolo e’ la segreteria di un partito, non possiamo dire di essere in democrazia”.

lpe/mcc/bra

Articolo tratto da Asca

11-08-09 MAFIA: GASPARRI, GRASSO OFFENDE PARLAMENTO. NOI SEVERI CON COSCHE

(ASCA) – Roma, 11 ago – ”Meravigliano grandemente le incredibili parole provenienti da Pietro Grasso, del quale nel passato abbiamo apprezzato l’equilibrio. Scambiare i ricorrenti abusi in materia di intercettazioni da parte dei magistrati e giornalisti con la volonta’ di metterli sotto controllo e’ un grave errore”. Lo afferma il presidente del gruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, il quale aggiunge: ”Grasso si e’ purtroppo unito al coro di quanti offendono il Parlamento e la democrazia”.

Ad avviso di Gasparri, ”in questo Paese tutti possono scrivere di quello che vogliono e non sara’ sfuggito a Grasso che esistono giornali abitualmente dediti all’illecita pubblicazione di intercettazioni ed alla diffusione sistematica di menzogne. Grasso – aggiunge il capogruppo del Popolo della Liberta’ a Palazzo Madama – chieda scusa al Parlamento dove abbiamo appena varato le piu’ severe e dure norme antimafia della storia italiana. Inoltre – sottolinea ancora Gasparri – la malafede di Grasso e’ testimoniata dal fatto che le norme riguardanti le intercettazioni escludono i reati di mafia”.

L’esponente del Pdl cosi’ prosegue: ”Rendiamo omaggio agli eroi della magistratura uccisi nell’adempimento del loro dovere e biasimiamo chi stravolge la realta’. Peraltro – sottolinea Gasparri – con questa maggioranza di centrodestra sono cresciuti i sequestri di beni mafiosi ed il numero degli arresti. Mentre proprio io ho voluto norme piu’ chiare sul carcere duro, il 41 bis, per porre rimedio agli inauditi ed imperdonabili errori di alcuni colleghi di Grasso. In materia di antimafia concreta siamo docenti e non discenti. Grasso si legga le norme appena approvate e chiede scusa per espressioni che offendono l’alta funzione che ricopre per combattere il crimine e non per aggiungersi alla lunga serie di togati con la speranza di entrare presto nel Parlamento e farne parte”. com-lpe/mcc/ss

Articolo tratto da Asca


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