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PALERMO REAGISCE: IN MIGLIAIA ALLA FIACCOLATA PER I MAGISTRATI

di Anna Petrozzi – 18 aprile 2011
Tremila persone hanno illuminato il cuore di Palermo, sabato pomeriggio, con le loro fiaccole accese a sostegno dei magistrati. Nemmeno la pioggia e il freddo fuori stagione hanno scoraggiato il corteo festoso e combattivo che con cori e slogan ha manifestato la propria vicinanza e solidarietà ai giudici, destinatari delle continue minacce mafiose, ma soprattutto bersaglio continuo del ducetto derilante e dei suoi cortigiani.

L’idea è venuta ad un gruppo di giovani dopo che il procuratore aggiunto Antonio Ingroia, nel corso di un’intervista, aveva spiegato che il clima odierno è tale da poter indurre Matteo Messina Denaro,  l’ultimo stragista di matrice corleonese ancora latitante, a cedere alla tentazione di ricorrere a omicidi eccellenti.
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CALABRO', LO STUDIO SUI VELENI CAMPANI FA PAURA

Dicono che bisogna stare sereni. Dicono che è tutto nella norma. Come se fosse normale accertare che il latte materno delle donne campane che vivono in prossimità dei cumuli di rifiuti è più inquinato. Come se fosse normale apprendere che nel sangue degli abitanti di Pianura, quartiere di Napoli, dove ancora vivo è il ricordo di una imponente discarica malgestita e non bonificata, hanno rintracciato livelli di diossina tipo “Seveso” (la più pericolosa) tre volte superiori a quelle dei paesi meno contaminati e livelli di cadmio e diossine-benzofurani doppi.

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L10 Torino: tutte le risposte della politica

Conculso il percorso di Libera Piemonte sulla piattaforma politica per Torino sottoposta ai candidati

tratto da http://www.liberainformazione.org

L10

Oltre 100 persone hanno stretto tra le mani la piattaforma L10 Torino di Libera. Hanno letto le proposte contenute, le hanno commentate, si sono confrontate ed hanno espresso il loro parere. Sono consiglieri, assessori, cittadini, segretari di partito, candidati sindaco. L10 Torino, piattaforma politica proposta da Libera in vista del rinnovo del Consiglio Comunale e dell’elezione del sindaco della nostra città, ha concluso il percorso iniziato mesi fa. Le priorità di Libera per il futuro di Torino sono state proposte a tutti gli attori che giocheranno un ruolo da protagonisti nel Governo della nostra città.

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Rassegna stampa – marzo 2011

Rassegna-marzo2011

ecco “La mafia sulla carta” (la rassegna che non si rassegna) di marzo in formato PDF!

L'arte al servizio dell'antimafia

In occasione di Biennale Democrazia grazie al finanziamento del Senato degli Studenti:

Libera la tua voce (inaugurazione) dal 7 al 17 aprile

Nomi, Cognomi, Infami l’11 aprile

Il sapore della Legalità il 14 aprile

Nel paese di Sottosopra sgovernato da un…

Nel Paese di Sottosopra, sgovernato da un colpevole impunito per legge (fatta da lui), è perfettamente coerente che le vittime diventino colpevoli. È la nuova frontiera del garantismo all’italiana. Il Pompiere della Sera – che ha dedicato all’ennesimo rinvio a giudizio del suo editore Ligresti una notiziola rilevabile solo dal microscopio elettronico – racconta così gli insulti di La Russa a Fini: “Rissa alla Camera. Duro scontro tra ministro della Difesa e presidente della Camera”. Come se chi grida vaffanculo e chi se lo prende fossero sullo stesso piano. Pigi Cerchiobattista lamenta la “reciproca delegittimazione” da cui “nessuno esce con un profilo di decoro e di innocenza. Non la maggioranza… non l’opposizione… non i ministri che scambiano col presidente della Camera battute irripetibili… Difficile distribuire le colpe”. Già: bisognerebbe scrivere “La Russa” e “vaffanculo”, per capire di chi è la colpa. A pagina 2 altro titolo memorabile: “Quel giorno davanti al Raphael che portò Craxi verso l’esilio”. Cioè latitanza, ma fa lo stesso. Sotto, Aldo Cazzullo denuncia: “18 anni dopo siamo ancora qui col Cavaliere, i magistrati, i processi politici…”. Processi politici? Questi sono processi “ai” politici, anzi a un politico, per reati comuni che con la politica non c’entrano nulla (mafia, stragi, corruzione, concussione, frode fiscale, appropriazione indebita, falso in bilancio, prostituzione minorile). Ma il meglio arriva a pagina 27, dove una settimana dopo l’arresto di un presunto truffatore accusato di aver raggirato 700 persone, si continuano a pubblicare le foto segnaletiche dei truffati. Soprattutto uno: Sabina Guzzanti. Da un anno, come le altre vittime, Sabina aspettava che la magistratura si muovesse, nella speranza di recuperare qualche euro di quelli affidati ai promoter del Madoff italiota. Poi, quando finalmente è scattato il blitz, s’è resa conto che non era peggio per lui. Ma per lei. Nel Paese di Sottosopra, stampa e tv han preso a sbattere in prima pagina le vittime, come se fossero loro a doversi vergognare. Solo perché alcune hanno il grave torto di non essere povere in canna o, peggio ancora, di essere famose. Orrore: un’attrice di sinistra ha dei soldi e, doppio orrore, non li tiene nel materasso, non li porta all’estero come certi editori del Pompiere, non fa scudi fiscali, ci paga addirittura le tasse, li investe e, triplo orrore, si fa truffare. Ce n’è abbastanza per massacrarla, dandole il resto che non s’era ancora presa per aver osato sbertucciare la destra e la sinistra mentre tanti paraculi se ne stavano acquattati aspettando che passasse la nuttata. Lei sulle prime la prende sul ridere e scrive un pezzo ironico per il Fatto, “Confesso, mi hanno truffata”, “Posso solo sperare nella clemenza di Minzolini. Sono un verme, chiedo solo di poter continuare a vivere nell’ombra”. Poi capisce che c’è poco da ridere. C’è una campagna di pestaggio con i soliti rimbalzi sul blog. Ecco il titolo di Libero: “La toccano nel portafogli e l’avida Sabina insulta i fan”. Ed ecco l’intervista-interrogatorio che le ha fatto, sul Pompiere divenuto piromane, Fabrizio Roncone. Un reperto dei nostri tempi: “Sabina Guzzanti è figlia di Paolo e sorella di altri due attori, Caterina e Corrado. Secondo il parere di numerosi esperti, il vero fuoriclasse del palcoscenico sarebbe Corrado”, mentre Sabina ha pure la “voce nervosa, rauca, tremante”. Parte il terzo grado: “Allora, c’è questa storia della truffa…”, “Non sarà che a lei sembrano pazzesche e seccanti, molto seccanti, le critiche che le vengono mosse sul suo blog? Da giorni lei viene accusata, e rimproverata, di aver cercato guadagno facile coi trucchi della finanza…”, “Non offenda quelli che scrivono sul suo blog”, “Come mai è così prudente, signora? Non ha perso 400 mila euro?”, “È vero o no che lei avrebbe già recuperato parte del denaro?”. Domande che parrebbero eccessive anche se rivolte al truffatore. Roncone le riserva alla truffata. Secondo il parere di numerosi esperti, col truffatore sarebbe molto più conciliante.

di Marco Travaglio tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/01/nel-paese-di-sottosopra-sgovernato-da-un/101470/?nocache

Incontro con Gian Carlo Caselli e Margherita Asta

http://www.facebook.com/event.php?eid=181751545203596

ROMANO MINISTRO, NUOVA FRATTURA TRA BERLUSCONI E NAPOLITANO

Il premier nelle mani dei Responsabili. E promette 12 nuovi sottosegretari.

Quello che si è consumato ieri tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Silvio Berlusconi sulla nomina a ministro di Saverio Romano è uno strappo senza precedenti. Iniziato al mattino e reso ancor più grave dall’evolversi della giornata.La salita al Colle del Cavaliere per la nomina a ministro dell’ex Udc è stata una vera e propria forzatura. Il Capo dello Stato aveva infatti già espresso a Berlusconi le sue perplessità sulla nomina a ministro di un indagato per mafia. Nel loro precedente incontro aveva infatti consigliato al Cavaliere di attendere il primo aprile per la nomina, il giorno in cui i giudici valuteranno se archiviare o imporre lo svolgimento di nuove indagini su Romano accusato di concorso in associazione mafiosa.

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150 anni di lotta contro le mafie

tratto da  http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=14174

Potenza, 18.03.2011

Le parole di Don Luigi Ciotti/XVI Giornata della Memoria e dell’Impegno

Giornata della Memoria e dell'Impegno
“I 150 anni dell’Unita’ d’Italia sono 150 anni di presenze criminali nel nostro Paese, ma anche 150 anni di uomini e donne che lottano contro le mafie’. Così Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, da Potenza, città che ospiterà quest’anno la XVI giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie ha ricordato che hanno lottato per un paese giusto e democratico le tante vittime della violenza criminale nel nostro Paese. Ciotti  ha aggiunto – non possiamo limitarci a celebrare questa giornata ma dobbiamo viverla, tradurla nel ‘noi’ che valorizzi le risorse, le culture ed i saperi di ogni citta’ e di ogni regione. L’Italia non e’ divisa ma diseguale, sono le diseguaglianze a creare divisione. Sulle disuguaglianze che ingrassano le mafie, la corruzione e le ingiustizie. (altro…)

La scorta concessa ai deputati Antonio Razzi e Domenico Scilipoti

tratto dal Blog di Pino Masciari

Come è noto Pino Masciari nel 2010 ha concordato la conclusione del Programma Speciale di Protezione in comune sintonia con il Ministero dell’Interno; dando cosi inizio ad una nuova fase della sua vita e quella della famiglia. Al suo fianco ha le Istituzioni e la società civile. Pino Masciari oggi, vive alla luce del sole, pur sussistendo e permanendo più che mai l’elevato e reale pericolo di vita. Dal dicembre 2009, vive “sotto scorta” delle autorità competenti e dell’Ucis.

Noi Amici di Pino Masciari, al suo fianco da anni, nei quali abbiamo constatato i pericoli e le difficoltà conseguenti alla scelta coraggiosa da lui compiuta, desideriamo porre una riflessione pesante su quanto accaduto. In un momento critico come quello presente con fatti, indagini e sentenze che raccontano ogni giorno dell’altissima infiltrazione mafiosa nel tessuto sociale e imprenditoriale in Italia, ci chiediamo fortemente con quale criterio si assegni istantaneamente la scorta ai parlamentari scavalcando tutti gli esponenti della società civile e gli imprenditori minacciati dalle mafie e tutt’ora privi di scorte, di sicurezza? Quali sono i criteri di priorità utilizzati dalle istituzioni preposte, chi ha sancito tali criteri? Attendiamo con attenzione la risposta a questo quesito, come da nostro diritto.

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